Finalmente ho deciso di farla anch'io e ho scoperto che è davvero buona !!!!
Tra tutte quelle che ho visto, quella che mi ha ispirato di più, è la classica. Quella senza tanti fronzoli.
Perchè? Perchè si può gustare in tanti modi. Da sola o inzuppata nel latte caldo, o accompagnata da una crema pasticcera, da una salsa al cioccolato o spalmandoci sopra un bel po' di ... crema al cioccolato !!!!
La prima volta che ho provato a farla, non ho avuto molto successo! Non era molto soffice e il gusto non rispecchiava il ricordo che avevo. Mio marito e i miei figli l'hanno comunque mangiata, ma più per gentilezza nei miei confronti, che per la sua bontà. Ma io non demordo mai!! ... e dopo 3 o 4 tentativi, finalmente ho ottenuto il sapore e l'aspetto che volevo !!! Attingendo dalle tante ricette, ho "creato" la mia versione di questa torta.
Ingredienti
150 g di farina (io ho usato Il Molino)
150 g di fecola di patate (Il Molino)
300 g di burro
300 g di zucchero
la buccia di 1 arancia, grattuggiata (in alternativa, limone)
8 tuorli d'uovo e 4 albumi
1 bustina di lievito
1 bacca di vaniglia
Preparazione
.... è vero che ho detto prima che si tratta di una torta semplice, ma la sua preparazione (dato che non sono una professionista) non l'ho trovata così semplice! Ho scoperto che bisogna avere un po' di tempo a disposizione e ..... molta calma!
In una capiente terrina, ho messo il burro, ammorbidito ma non troppo, e circa la metà dello zucchero. Ho mescolato (o meglio, impastato con le mani) fino a farli diventare una crema densa.
Ho tenuto da parte 4 albumi e ho aggiunto, uno alla volta, gli 8 tuorli. Per ogni tuorlo, ho lavorato la "crema" di burro e zucchero in modo che fosse ben amalgamato. A lavoro ultimato, otterrete un composto meraviglioso, di un colore chiaro.
Poi ho montato a neve i 4 albumi, aggiungendo un pizzico di sale (che aiuta a montarli). Una volta ottenuto un inizio di crema spumosa (ho usato la frusta elettrica), ho versato i semi della bacca di vaniglia e l'altra metà dello zucchero.
Ho mischiato farina; fecola di patate e lievito e ho setacciato il tutto all'interno del composto, continuando ad amalgamare con un cucchiaio di legno. Fatto questo, ho versato gli albumi montati, molto delicatamente e, sempre molto delicatamente, ho lavorato l'impasto, facendo attenzione a non "smontarli" (ho capito che le altre volte non mi è venuta bene, proprio perché facevo smontare gli albumi).
Ho versato il composto in una tortiera di 26 cm (io ho usato quelle che si aprono lungo la circonferenza) imburrata e infarinata, e ho messo in forno già caldo a 180 gradi per circa 40 minuti.
Un altro errore che ho fatto le volte precedenti è stato quello di controllare la cottura (con la classica prova stuzzicadente) prima dei 30 minuti, ma ho imparato (santo Gambero Rosso channel) che non bisogna mai "disturbare" una torta durante questo tempo, altrimenti si annulla l'efficacia del lievito e la torta si affloscia o non rimane morbida.
Ho lasciato raffreddare e l'ho tolta dalla tortiera e .... poi sta a voi!!!
Servitela come più vi piace. Io, per esempio, ne ho tagliata una parte a fette con le quali ho "rivestito" dei calici e, in mezzo, ho versato una buona dose di crema zabaione e ho spolverato con zucchero a velo.
Praticamente delle "cup cakes" (anche se la definizione non è delle più appropriate)
Ecco il risultato (prima e dopo la composizione):
Torta Paradiso |
Cup Cakes di Torta Paradiso |
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